Su richiesta della Commissione Europea, ECHA ha valutato i rischi posti da alcune sostanze a base di Cr(VI) per i lavoratori e la popolazione, nonché gli impatti socioeconomici delle eventuali restrizioni. L’Agenzia ha concluso che una restrizione a livello dell’UE è giustificata, poiché le sostanze a base di Cr(VI) sono tra i cancerogeni più potenti e sono ampiamente utilizzate a livello industriale, inoltre, possono comportare rischi anche per le persone che vivono vicino ai siti di emissione.
L’ECHA propone di introdurre un divieto per l’uso di tali sostanze, fatta eccezione per le seguenti categorie d’uso, a condizione che vengano rispettati limiti definiti per l’esposizione dei lavoratori e le emissioni ambientali:
- Formulazione di miscele
- Elettrodeposizione su substrati in plastica
- Elettrodeposizione su substrati metallici
- Uso di primer e altre sospensioni
- Altri trattamenti superficiali
- Additivi funzionali/ausiliari di processo
La restrizione proposta sostituirebbe l’attuale sistema di autorizzazione previsto dal REACH, garantendo un controllo continuo dei rischi legati alle sostanze Cr(VI). Tutti gli stakeholder hanno la possibilità di fornire informazioni supportate da prove solide durante una consultazione pubblica di sei mesi, avviata il 18 giugno 2025.
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